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Un rito, quello della
molitura, che si consuma secondo antichi processi. Un ciclo seguito tutto l’anno
e che trova il suo epilogo nella raccolta e nella trasformazione. Un
appuntamento che, a Carpino, città dell’olio, inizia a fine settembre e si
conclude a gennaio. E’ questo il momento in cui l'olivicoltore conosce la resa in olio delle
olive appena portate al frantoio. Insieme alle analisi dell'olio e
alle sue caratteristiche
organolettiche permette di tracciare un bilancio
dell’intero ciclo produttivo.
La resa in olio si esprime in grammi su 1
chilogrammo di olive spremute: viene definita bassa se è
inferiore al 16%; media se
è tra il 16% e il 20% e alta se
supera il 20%. La percentuale di olio rispetto al volume della drupa è una
caratteristica determinata primariamente dalla cultivar. E l’Ogliarola
Garganica ha un potenziale di resa elevato.